Attività preliminari

    Fin dall'inizio il Comune di Roma ci ha segnalato l'architetto Massimiliano Cafaro, del Dipartimento dell'Ambiente, come nostro punto di contatto per le attività del nostro progetto. Fin dai primi incontri ci è stato suggerito di lavorare con la nuova metodologia GIS (Geographic Interface System) e ci siamo anche trovati d'accordo di non far scivolare l'attività nella facile critica alle disfunzioni, ma piuttosto di fornire collaborazione alle entità sociali e alla Pubblica Amministrazione trovando, se possibile, suggerimenti alle varie problematiche di volta in volta rilevate.
    Abbiamo quindi riunito i nostri ragazzi più interessati a questo progetto e, insieme, abbiamo studiato le tecnologie necessarie e possibili per condurre al meglio il lavoro. Siamo così arrivati alla decisione di realizzare (autocostruzione) alcuni strumenti di misurazione dei campi elettromagnetici a bassa frequenza (linee elettriche) e ad alta frequenza (trasmissioni radio e ripetitori per la telefonia mobile) e della radioattività. Abbiamo anche acquisito attrezzature informatiche per il trattamento dei dati.
    Ci siamo poi dedicati allo studio della metodologia GIS arrivando alla soluzione di usare un programma di libero dominio (ambiente GNU), il Quantum GIS, in alternativa ai costosissimi programmi presenti sul mercato. Ne è scaturito un importante beneficio per i giovani che, partecipando a questi studi, hanno acquisto esperienze molto utili per le loro attività professionali.
La metodologia GIS
    Si tratta di sistemi informatici che consentono di rappresentare una mappa geografica, da carte topografiche o anche da foto da satellite, alla quale poter sovrapporre, come fogli trasparenti, punti, linee, immagini o quant'altro utile a rendere visivamente la presenza di cose sulla mappa. Questi "strati" di immagini vengono gestiti dal sistema consentendone la contemporanea riduzione o l'ingrandimento di insieme, mantenendo le posizioni e le proporzioni. Infine è possibile collegare ciascun punto o immagine degli "strati" ad una base dati che permetta, con un click, di visualizzare foto, testi, e altri dati numerici collegati a quel punto. Questa spiegazione, necessariamente succinta, può non rendere bene l'idea di questa metodologia, ma è sufficiente proseguire con le nostre rilevazioni per capirne bene l'uso e l'importanza.
    Solo in tempi più recenti abbiamo intravisto la possibilità di utilizzare le mappe offerte gratuitamente da Google per trattare i dati GIS dei nostri lavori. Nel pieno rispetto dei diritti di Copyright imposti da Google vi facciamo presente che tutte le nostre attività sono gratuite e non a scopo di lucro, come previsto anche dal nostro statuto
Le mappe Google
    Per chi fosse interessato indichiamo l'indirizzo http://maps.google.it/maps?hl=it&tab=wl dove trovare tutte le informazioni necessarie. Ricordiamo infine che le mappe, dato il loro contenuto fotografico, sono piuttosto pesanti e quindi di difficile, ma non impossibile, visualizzazione con connessioni modem a 56k.